I PRESIDENTI DELLA SELF-REALIZATION FELLOWSHIP

Rajarsi Janakananda
James J. Lynn, nato il 5 maggio 1892 vicino Archibald (Lousiana), fu un grande uomo d’affari dotato di eccezionali capacità organizzative, presidente di una delle maggiori società di assicurazioni degli Stati Uniti e titolare di molte altre imprese. Ma, prima di incontrare Paramahansa Yogananda nel 1932 a Kansas City, il suo benessere fisico e psicologico era compromesso da una vita troppo frenetica e dalla tensione nervosa.
Yogananda riconobbe subito in lui una di quelle grandi anime capaci di vivere nell’unico, autentico desiderio di Dio e della Sua beatitudine, e di condividere il “supremo segreto” di cui parla la Bhagavad Gita: l’essenza divina dell’uomo.
Nell’Autobiografia di uno Yogi, il Maestro lo definisce “un caro amico… che spesso chiamo ‘san Lynn’ perché, grazie alla pratica quotidiana del Kriya Yoga, ha raggiunto uno stadio di sviluppo spirituale davvero notevole. In lui e in diversi altri occidentali vedo felicemente avverarsi la profezia di Babaji, che anche l’Occidente darà al mondo dei santi dall’autentica realizzazione del Sé, raggiunta percorrendo l’antico sentiero dello Yoga”.
Yogananda ha affermato inoltre che il ruolo di San Lynn, come quello svolto da Lahiri Mahasaya in India, è stato quello di “restare nel mondo senza però essere del mondo”, per dimostrare l’effetto che il Kriya è in grado di esercitare su coloro che si sono assunti responsabilità familiari e lavorative.
San Lynn fece al suo Guru uno stupendo regalo di bentornato dal viaggio in India (compiuto tra il 1935 e il 1936), donando alla SRF la vasta tenuta di Encinitas, in California, e facendovi costruire un eremitaggio. Yogananda ne fu immensamente felice. Nell’Autobiografia racconta: “Durante i primi anni trascorsi in America, avevo perlustrato le coste della California in cerca di una piccola località di mare dove costruire un ashram. Ogni volta che trovavo un luogo adatto, sorgeva invariabilmente qualche ostacolo a frustrare i miei progetti. Facendo ora spaziare lo sguardo sulla soleggiata proprietà di Encinitas, mi resi conto con umile gratitudine che si era realizzata l’antica profezia di Sri Yukteswar: un eremitaggio in riva all’oceano”.
James Lynn prese nel 1952 il nome di Rajarsi Janakananda, che Paramahansa Yogananda aveva scelto per lui, quando divenne il primo successore del Maestro in qualità di presidente e guida spirituale della Self-Realization Fellowship, incarico che ricoprì fino al 1955, anno della sua morte. Janakananda significa “beatitudine di Janaka”. Janaka fu un grande re e un maestro pienamente realizzato dell’India antica. Rajarsi, letteralmente “rishi regale”, significa “grande santo”.


Sri Daya Mata
Sri Daya Mata, al secolo Faye Wright, nacque il 31 gennaio 1914. Incontrò Paramahansa Yogananda all’età di diciassette anni, mentre il Maestro conduceva un ciclo di conferenze nella sua città, Salt Lake City (Utah). Appena lo vide, Faye pensò: “Quest’uomo ama Dio come io ho sempre desiderato amarlo. Quest’uomo conosce Dio: è lui che seguirò”. Poco tempo dopo, entrò a far parte dell’Ordine monastico della Self-Realization Fellowship, nell’ashram di Los Angeles.
Daya Mata recepiva gli insegnamenti del Guru con grande passione e sensibilità, ed egli notò presto che possedeva le qualità per assolvere il ruolo fondamentale a cui era destinata.
Per più di vent’anni, svolgendo il compito di segretaria, Daya Mata stenografò e trascrisse tutti i discorsi e le conferenze di Yogananda. Con il passare del tempo, il Maestro le affidò responsabilità spirituali e amministrative sempre crescenti.
Nel 1955, tre anni dopo il mahasamadhi di Paramahansa Yogananda, Daya Mata succedette a Rajarsi Janakananda in qualità di Presidente della Self-Realization Fellowship/Yogoda Satsanga Society of India. Da allora fino al 2010, anno della sua morte, Daya Mata ha guidato la SRF rispettando fedelmente i desideri e gli ideali di Sri Yogananda per la diffusione dei suoi insegnamenti e la costituzione dei templi, dei centri e dei ritiri della Self-Realization Fellowship.
Sotto la guida di Daya Mata, l’avveniristica opera spirituale di Paramahansa Yogananda si è sviluppata in tutto il mondo. Daya Mata ha fatto numerosi viaggi negli Stati Uniti, in India, Messico, Europa e Giappone, per tenere cicli di conferenze, visitare i centri SRF e impartire l’iniziazione al Kriya Yoga. In italiano è stata pubblicata un’antologia, dal titolo Soltanto amore (Astrolabio, Roma), che raccoglie una serie di sue conferenze e conversazioni informali.
Sri Daya Mata, da vera madre di compassione, come suggerisce il suo nome, ha ispirato i ricercatori della verità di ogni religione ed estrazione sociale. Il dottor Binay R. Sen, già ambasciatore dell’India negli Stati Uniti, ha affermato:
“L’eredità spirituale di Paramahansa Yogananda trova la sua più luminosa espressione in Sri Daya Mata.... Coloro che come me ebbero il privilegio di incontrare Yoganandaji trovano riflesso in Daya Mata il suo stesso spirito di amore e di compassione divina”.


Sri Mrinalini Mata
Sri Mrinalini Mata è stata tra i discepoli scelti e formati personalmente da Paramahansa Yogananda per proseguire la sua missione e promuovere gli ideali della sua organizzazione. Ha dedicato oltre sessant’anni al servizio altruistico dell’opera di Paramahansa Yogananda; dal 2011 al 2017 è stata presidente e guida spirituale della Self-Realization Fellowship/Yogoda Satsanga Society of India.
Fu nel 1945, presso il tempio di San Diego della Self-Realization Fellowship, che la futura Mrinalini Mata incontrò per la prima volta Paramahansa Yogananda.
Aveva allora quattordici anni. Alcuni mesi dopo, vide esaudito il desiderio di dedicare la propria vita alla ricerca e
al servizio di Dio quando, con il consenso dei genitori, entrò nell’ashram di Encinitas, in California, come monaca dell’Ordine della Self-Realization.
Nei contatti quotidiani degli anni successivi, Paramahansaji curò con grande attenzione (fino alla propria morte, avvenuta nel 1952) la formazione spirituale di quella giovane monaca, che terminò gli studi scolastici mentre si trovava nell’ashram, frequentando contemporaneamente le scuole locali. Sin dai primi tempi, il Guru ravvisò in lei le qualità di redattore, parlando apertamente con gli altri discepoli del futuro ruolo che avrebbe svolto, e la preparò personalmente al lavoro di redazione delle sue conferenze e dei suoi scritti destinati alla pubblicazione dopo la sua morte.
Mrinalini Mata (il nome fa riferimento al fiore di loto, che nella tradizione indiana è simbolo di purezza e di crescita spirituale) ha svolto il ruolo di capo-redattore, curando la pubblicazione dei libri, delle lezioni e dei periodici della Self-Realization Fellowship. Fra le opere di Paramahansa Yogananda pubblicate grazie al suo impegno vi sono: le magistrali interpretazioni dei quattro Vangeli (dal titolo: The Second Coming of Christ: The Resurrection of the Christ Within You); la traduzione e l’interpretazione della Bhagavad Gita (God Talks With Arjuna), un’opera altamente apprezzata dalla critica; numerosi volumi di poesie e scritti di grande ispirazione; e tre antologie che raccolgono le conferenze e i saggi del Maestro.


Brother Chidananda
Il 30 agosto 2017 Brother Chidananda è stato eletto come quinto presidente e guida spirituale della Self-Realization Fellowship/Yogoda Satsanga Society of India, succedendo a Sri Mrinalini Mata, che aveva ricoperto questo ruolo prima di lui. Prima di lasciare il corpo nel 2010, Sri Daya Mata, allora presidente della SRF, aveva espresso a Mrinalini Mata la convinzione che Brother Chidananda dovesse succedere a Mrinalini nel ruolo di presidente e di guida spirituale della SRF/YSS. Mrinalini Mata stessa ne ha dato conferma qualche mese prima della propria morte, avvenuta il 3 agosto 2017, e ha dichiarato al Board of Directors di condividere la raccomandazione di Daya Mata.
Brother (Swami) Chidananda è monaco della Self-Realization Fellowship da quarant’anni, e negli ultimi otto anni ha fatto parte dei Board of Directors della SRF e della YSS. Quasi fin dall’inizio della sua vita monastica, ha lavorato a stretto contatto con Sri Mrinalini Mata, ricevendo la sua formazione, caratterizzata da una profonda saggezza e costante sintonia con il Guru, e aiutando Mrinalini Mata nella redazione e nella pubblicazione degli scritti di Paramahansa Yogananda e di altre opere della SRF.
Nato nel 1953 ad Annapolis, nel Maryland, Brother Chidananda entrò in contatto per la prima volta con gli insegnamenti di Paramahansa Yogananda e con la Self-Realization Fellowship a Encinitas nei primi anni ’70, quando era uno studente di sociologia e di filosofia presso l’Università della California di San Diego. Un antico interesse per la spiritualità dell’India lo portò a visitare il vicino Ashram SRF di Encinitas, che si trovava a nord del campus universitario ed era un punto di riferimento familiare per molti studenti che vivevano lungo la costa circostante.
Alcuni mesi dopo, ebbe l’occasione di leggere l’Autobiografia di uno Yogi e fu immediatamente conquistato dalla grande saggezza e dalla divina coscienza che trasparivano da quelle pagine. Durante l’ultimo anno di università, richiese le Lezioni della Self-Realization Fellowship e iniziò a frequentare i servizi della SRF che si tenevano a Encinitas. Fu profondamente ispirato dai discorsi di Brother Anandamoy, che all’epoca svolgeva il suo ministero in quella cittadina, e trasse anche beneficio dai colloqui personali che intrattenne con lui. In questi sacri luoghi permeati dalle vibrazioni di Paramahansaji, sentì profondamente l’influenza dei monaci e delle monache dell’ashram, e avvertì quasi immediatamente il desiderio di dedicare la propria vita alla ricerca di Dio e al servizio verso l’opera di Paramahansa Yogananda, diventando un monaco della SRF.
Il 19 novembre 1977 Brother Chidananda entrò nell’ashram di Encinitas come postulante e vi trascorse un anno e mezzo sotto la guida rigorosa e amorevole di Brother Premamoy, l’angelico monaco responsabile della formazione dei giovani monaci. Fu Brother Premamoy a suggerire per primo a Sri Mrinalini Mata di inserire questo giovane monaco nel Reparto redazionale della SRF. Nell’aprile 1979, completata la formazione di postulante, Brother Chidananda fu mandato a Mount Washington, presso la Casa Madre internazionale della SRF, e ricevette subito l’incarico di svolgere attività redazionali nel Reparto pubblicazioni, sotto la guida di Mrinalini Mata e della co-redattrice capo, Sahaja Mata, che erano state entrambe preparate personalmente dal Guru al compito di redattrici dei suoi scritti e dei suoi discorsi destinati alla pubblicazione.
Nel 1996, poco dopo la morte di Sahaja Mata, Brother Chidananda diventò membro del Consiglio internazionale delle pubblicazioni SRF/YSS per volere dell’allora presidente Sri Daya Mata, svolgendo il suo servizio con Daya Mata e Mrinalini Mata fino al 2010, anno della morte di Daya Mataji. In questo periodo ha assistito queste due discepole dirette del Maestro nella preparazione e nella pubblicazione di molte opere, tra cui i voluminosi commenti di Paramahansaji alle sacre scritture (God Talks With Arjuna: The Bhagavad Gita e The Second Coming of Christ: The Resurrection of the Christ Within You), come pure altre opere della SRF pubblicate dal 1980 fino ad oggi. Dopo anni di preparazione sempre più approfondita da parte di Daya Mata, Mrinalini Mata e Sahaja Mata, Brother Chidananda è stato destinato da Mrinalini Mata a succederle nel ruolo di redattore capo delle pubblicazioni SRF/YSS dopo la sua morte.
Nel 1997 Brother Chidananda ha pronunciato i voti monastici definitivi, ricevendo da Daya Mata il titolo di sannyasi. Il nome monastico di Chidananda significa “beatitudine (ananda) tramite l’infinita Coscienza Divina (chit)”. In qualità di ministro della Self-Realization Fellowship, ha tenuto conferenze sugli insegnamenti di Paramahansa Yogananda durante i tour e i ritiri organizzati dalla SRF negli Stati Uniti, in Canada, in Europa e in India, come pure in occasione delle Convocazioni mondiali della SRF che si svolgono ogni anno a Los Angeles. Nel 2009 è stato nominato da Sri Daya Mata membro dei Board of Directors della SRF e della YSS e ha anche prestato servizio per molti anni nel comitato di gestione che sovrintende alle numerose attività della SRF sotto la guida del presidente.
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